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mercoledì 17 settembre 2014

Il retroscena di una partita a whist da "Le Diaboliche" di D'Aurevilly


Il whist era un gioco che si disputava uomini e donne nella società dei nobili, che non volevano mischiarsi ai borghesi arricchiti. Un giorno arriva nel salotto di un certo nobile un uomo molto bravo, anzi un campione di whist, che subito viene invitato alle partite organizzate nelle case più in vista della città.
In una di queste serate si conoscono il giocare ed una nobildonna vedova con una bella figlia, ma talmente altera che nessuno riusciva a capire cosa le piacesse, se aveva passioni o altro.
Tra i due scoppia la scintilla della passione, ma nessuno si accorge di nulla.
Solo un anello che portava la contessa, di una luce accecante e la tosse della figlia mettono in sospetto uno dei partecipanti alle partite, che scopre dopo un po' di tempo che, la figlia della contessa  muore pare avvelenata, ma poco dopo muore anche la contessa e quando viene seppellita in giardino si scopre il corpicino di un neonato seppellito vivo. Il giocatore sparisce dalla città.
Si è mormorato più tardi che le due donne madre e figlia forse amavano lo stesso uomo, ma questo mistero non fu mai chiarito!