La
parola rosa mi ha inoltre ispirato la serie dei “romanzi rosa”. Questo genere
letterario è nato all'inizio del Novecento per un pubblico femminile, e narra
una storia d'amore a lieto fine. Si tratta di una letteratura di consumo, a
lungo considerata di basso profilo, che si caratterizza per la rigidità dello
schema narrativo e dei suoi personaggi: un uomo e una donna vivono un amore
appassionato e contrastato e, dopo molte difficoltà, riescono a coronare il
loro sogno. Questa formula narrativa può assumere le più diverse colorazioni
(commedia, tragedia, thriller, fantasy, medical, romanzo di formazione,
erotico, generazionale, storico ecc.), fermo restando l'obiettivo, nel quale
risiede la sua forza commerciale, di rappresentare modelli femminili nei quali
le lettrici si possano facilmente identificare e di essere, grazie all'happy end
garantito, una lettura gratificante e consolatoria.
Il
«rosa» nasce in Gran Bretagna con il romance, o romanzo romantico: solitamente
ambientato nel periodo della Reggenza, ha per protagonisti aristocratici, duchi
e principesse, uomini affascinanti, coraggiosi, impulsivi, e donne bellissime,
virtuose e fiere. A comporre la storia d'amore concorrono elementi tipici del
romanzo d'avventura (rapimenti e congiure, fughe notturne, duelli) e della
commedia degli equivoci (tradimenti, agnizioni: inaspettato riconoscimento
dell’identità di un personaggio, intrighi).
Ne
sono progenitrici Georgette Heyer
(1902-74)
Il
suo primo romanzo pubblicato è La falena nera, scritto a diciassette
anni per divertire il fratellino minore Boris, convalescente. Viene proposto ad
un editore ed è pubblicato nel 1921 con grande successo. La sua bravura,
riconosciuta fin dagli esordi, le permette di essere d'aiuto alla propria
famiglia, e, in particolare, al marito Ronald Rougier. Esso è un ingegnere
minerario che viaggia molto e la moglie lo segue in Tanganica ed in Macedonia.
Ritornata in Inghilterra nel 1929, nel 1932 ha il suo primo ed unico figlio
Richard.
I
primi romanzi storici della Heyer sono per lo più ambientati nel XVIII secolo e
comprendono Beauvallet e Masquerade (maschereid) (in italiano).
Successivamente, la scrittrice crea i suoi lavori più originali, ambientati nel
periodo della Reggenza: tra questi si ricordano Venetia, Il gioco degli equivoci e Il dandy della reggenza.
Scrive
anche Romanzi gialli, ambientati in Inghilterra tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, molti dei quali
hanno la classica ambientazione da casa di campagna. Inoltre, scrive romanzi
storici, ambientati in periodi diversi, e anche vari racconti. L'ultimo lavoro,
My Lord John, è stato pubblicato postumo.