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mercoledì 14 gennaio 2015

Je suis CHARLIE


La Francia ha seppellito le sue vittime. Ma l'allarme terrorismo risuona forte: "Non possiamo prevenire nuovi attacchi", ha dichiarato il capo dell'antiterrorismo Ue, Gilles de Kechove, aggiungendo che le prigioni "sono incubatori di una massiccia radicalizzazione".
Secondo Rob Wainwright, direttore di Europol ci sarebbero fra i 3mila e i 5mila 'fighters', ossia europei che sono andati a combattere in Medio Oriente per la jihad e che potrebbero compiere attentati terroristici una volta tornati in patria.
Per quel che riguarda le modalità di reclutamento, Wainwright ha spiegato che "i social network costituiscono un utile strumento" anche per la propaganda, e vengono utilizzati "in modo molto più aggressivo" che non in precedenza: "abbiamo bisogno di una cooperazione più stretta e produttiva fra le autorità e le aziende tecnologiche", ha concluso.
A Parigi, si è svolta una cerimonia in onore dei tre poliziotti uccisi a Parigi e Montrouge e in contemporanea a Gerusalemme ci sono stati i funerali dei quattro ebrei uccisi nel bagno di sangue scatenato dai fratelli Kouachi e da Amedy Coulibaly.