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giovedì 14 settembre 2017

Un Uomo, Oriana Fallaci

Succedeva molto raramente che tu sognassi di possedere una donna, dopo la notte di Egina ti era capitato si e no quattro volte e ogni volta era durato pochisimo perchè il timore di non fare in tempo, d'essere condotto dinanzi al plotone prima dell'orgasmo finale, era rimasto in te come un complesso. Stavolta invece fu un sogno assai lungo. Ti sembrava d'avere dinanzi l'eternità e penetravi la donna con calma, coi movimentoi quieti e soavi di un mare tranquillo che lambisce la spiaggia in carezza di spuma, poi si ritira piano, indugia paziente prima di tornare, lambire di nuovo con nuova lentezza, ed era dolce rinviare lo scoppio, l'attimo in cui il mare si sarebbe ingrossato per schiantarsi in una scarica d'acqua ruggente, era squisito gonfiuare l'attesa di una conclusione che non poteva negarsi, che ora si approssimava, di più sempre di più, ancora un poco e l'ultima ondata si sarebbe infranta schizzando i suoi spruzzi gloriosi: Ecco che saliva, veniva, stava per travolgerti, e....."Sveglia, Alekos, sveglia!