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giovedì 14 gennaio 2016

Uomini senza donne, Murakami Haruki

Questo romanzo del 2015 è costituito da sette racconti. Il primo ha come titolo
Drive my car
è la storia di un attore Kafuku ormai rimasto vedovo che ha bisogno di un autista per la sua auto perché gli hanno sospeso la patente poichè guidava con un tasso alcolico superiore ai limiti consentiti e aveva un problema agli occhi.
Il suo meccanico gli fa il nome di una ragazza Misaki molto brava a guidare anche se è di poche parole e fuma in continuazione. Sulle prime Kafuku è diffidente perché secondo lui le donne al volante sono poco rilassate, ma la mette alla prova e si rende conto che è molto brava, guida bene e non si accorge quando cambia le marce e riesce a guidare nel traffico della città in maniera disinvolta.
Poco alla volta Kafuku si confida con Misaki le racconta di sua moglie, anche lei attrice, donna molto bella  che durante gli anni di matrimonio lo tradì con quattro uomini diversi. Non che tra di loro ci fossero dei problemi anzi erano una coppia ben affiatata, anche sessualmente ma la moglie ebbe queste relazioni extraconiugali e lui non riusciva a darsene una ragione. Aveva tentato di chiedere spiegazioni ma poi la moglie si ammalò e non lo fece. Era riuscito a diventare amico dell'ultimo amante della moglie per vendicarsi su di lui, ma poi lasciò perdere.
E' proprio la saggia Misaki che riesce a dare una risposta alla sua domanda.
"Tutto quello che possiamo fare  è cercare di sopravvivere, mandare giù e andare avanti."
 Yesterday
 "Per quel che ne so io, la sola persona che abbia mai provato a tradurre Yesterday dei Beatles in giapponese - anzi nel dialetto del Kansai - è stato un ragazzo chiamato Kitaru. La cantava spesso nel bagno di casa."
Kitaru e Tanimura si erano conosciuti quando lavoravano part-time in un caffè vicino all'ingresso principale del campus di Waseda. Tanimura frequentava il secondo anno di Lettere dell'Università di Waseda mentre Kitaru non aveva superato l'esame di ammissione per il secondo anno di fila, ma non dava certo l'impressione di impegnarsi sul serio.
I due ragazzi diventano amici e si frequentano anche fuori dell'orario di lavoro. Kitaru confida a Tanimura che stava con una ragazza Erika fin dai tempi delle elementari; ora si vedevano saltuariamente una volta la settimana per sua scelta. Era stata sempre la sua amica del cuore, avevano la stessa età ma lei aveva superato l'esame di ammissione alla Sophia University e frequentava il corso di letteratura francese. Un giorno Kitaru chiede a Tanimura di uscire con la sua ragazza perché gli spiega che con Erika hanno fatto tutte le scuole insieme e praticamente è come se avessero passato insieme la vita intera. Se avessero continuato d'amore e d'accordo fino alla laurea, sarebbero vissuti felici e contenti ma lui ha fatto un  fisco clamoroso all'esame di ammissione. Ora una parte di lui è terribilmente in ansia perché mentre lui si prepara a superare l'esame Erika invece si gode la vita universitaria, va a giocare a tennis, fa di tutto e di più. Dall'altra parte invece è sollevato perché se loro due avessero continuato ad avanzare insieme nella loro vita facile, senza problemi, dove gli avrebbe portati tutto questo? Non sarebbe meglio provare a percorrere per un certo periodo strade separate?
Tanimura accetta di uscire con Erika un sabato sera: vanno al cinema e poi a mangiare una pizza e mentre sorseggiano del Chianti Erika confida a Tanimura che non capisce il comportamento di Kitaru non studia e sembra non gli importi poi tanto superare l'esame di ammissione; gli dice anche che oltre a Kitaru ha un altro ragazzo. Lei vuole molto bene a Kitaru ma al tempo stesso c'è in lei il forte desiderio di conoscere altro, di provare altro, voglia di mettersi alla prova.
Due settimane dopo Kitaru lasciò il lavoro al caffè. Tutt'a un tratto non si fece più vedere, senza dare alcun preavviso.
Sedici anni dopo Tanimura incontra Erika a una degustazone di vini, si riconoscono subito e si fermano a parlare. Erika era ancora single, lavorava molto e non aveva certo tempo per il matrimonio. Kitaru invece faceva il cuoco a Denver, faceva sushi. Le aveva spedito una cartolina due mesi prima.
Tanimura quando sente alla radio  Yesterday dei Beatles pensa subito ai versi assurdi di Kitaru, stranamente gli è rimasto vivido il ricordo, sono stati amici solo per qualche mese ma il ricordo di quel periodo è rimasto indelebile.

Organo indipendente
Tra tutti i racconti della raccolta è quello più tragico e sofferto. E' la storia del dottor Tokai che faceva il chirurgo estetico e le occasioni di incontrare donne non gli mancava, ma non aveva mai avuto il desiderio di sposarsi e farsi una famiglia, anzi aveva sempre evitato di frequentare donne che vedevano in lui un possibile futuro marito.
Ma un bel giorno anche il dottor Tokai si innamora e la donna di cui si innamorò era sposata da sedici anni con una bambina piccola. Quando si rese conto che la relazione lo stava impegnando più del dovuto si sforzò di  non innamorarsi troppo per paura di soffrire. Cercava allo stesso tempo di non immamorarsi troppo della donna ma allo stesso tempo  sperava di non perderla.
Lo trovarono nel suo appartamento.
Per terra c'era di tutto, sparso ovunque. Giacche, pantaloni, cravatte, biancheria intima....vestiti che si era tolto e aveva gettato sul pavimento. Probabilmente erano mesi che non metteva ordine lì dentro. Le finestre erano chiuse e l'aria stagnava. Il dottore era sdraiato nel letto, l'aria tranquilla. - Goto doveva rivedere la scena, perché chiuse gli occhi e scosse lievemente la testa. - Appena l'ho visto, ho pensato che fosse morto. Stava per venirmi un colpo. Invece era vivo. Ha voltato verso di me il viso scarno e livido, ha aperto gli occhi e mi ha guardato. Ogni tanto batteva le palpebre. Respirava, anche se molto debolmente. Ma non si muoveva, le coperte tirate fino al collo.Ho provato a parlargli: nessuna reazione. Le sue labbra secche e serrate sembravano cucite. La barba gli era cresciuta parecchio. Prima di tutto andai ad aprire la finestra, per cambiare l'aria nella stanza. Visto che non c'erano misure urgenti da prendere, e il dottore on sembrava soffrire. mi sono messo a fare un po' di ordine nell'appartamento. Perchè era in uno stato davvero terribile. Ho raccolto i vestiti sparsi ovunque, ho messo in lavatrice le cose che si potevano lavare, infilato in una sacca quelle da portare in tintoria. Ho svuotato la vasca che era piena di acqua sporca, e l'ho pulita. Dalle incrostazioni che vi si erano formate, ho dedotto che non veniva svuotata da molto tempo. Una cosa impensabile per il dottore, un uomo che è sempre stato attento all'igiene.

In sintesi il dottor Tokai soffriva di una forma di anoressia. Non mangiava più nulla, si teneva in vita solo con un pò di acqua.Si era "consumato per amore". La donna di cui era innamorato lasciò lui e il marito per mettersi con un terzo uomo.

Shahrazad 
E' il soprannome che Habara aveva dato alla donna che andava a trovarlo due volte alla settimana.  Habara viveva segregato in un appartamento e  lei rappresentava l'unico contatto con il mondo  l'esterno.
Questa donna ogni volta che facevano sesso, narrava una storia bellissima, appassionante.