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mercoledì 15 aprile 2015

Numero Zero, Umberto Eco

 
racconto che si legge piacevolmente magari seduti in una sala d'aspetto aspettando un medico in ritardo!!!!
La storia è molto semplice è raccontata in prima persona da un certo Colonna che si definisce un perdente uomo che ha cinquant'anni non si è laureato perché conosceva il tedesco, si iscrive all'università ma non conclude gli studi e per campare ha fatto il tutore di un ragazzo tedesco, ha scritto sui quotidiani locali, ha corretto bozze per almeno tre case editrici, leggeva manoscritti per editori. "Intanto sognavo quello che sognano tutti i perdenti, di scrivere un giorno un libro che mi avrebbe dato gloria e ricchezza".
Colonna viene contattato da Simei che lo incarica di scrivere un libro: "Le memorie di un giornalista, il racconto di un anno di lavoro per preparare un quotidiano che non sarà mai uscito. D'altra parte il titolo del giornale dovrebbe essere Domani, sembra un motto pei i nostri governi, se ne riparla domani."
Da questo punto in poi inizio a rendermi conto che il racconto sta prendendo la conformazione di un fanta-giallo.
I collaboratori di Colonna saranno sei giornalisti con esperienze diverse: Maia, l'unica donna, che ha collaborato per una rivista di gossip; Romano Braggadocio, specializzato in rivelazioni scandalose; Cambria, aveva passato le notti nelle astanterie o nei commissariati per beccare la notizia fresca; Lucidi che ispirava sfiducia al primo sguardo e aveva collaborato a pubblicazioni che nessuno aveva mai sentito nominare; Palatino veniva da una lunga carriera in settimanali di giochi ed enigmistica varia; Costanza aveva lavorato come proto in alcuni giornali. Questi sei personaggi non sanno che collaboreranno ad un giornale che non verrà mai pubblicato, l'unica a saperlo sarà Maia.
Braggadocio è uno dei personaggi chiave del racconto, calvo come von Stroheim, con la nuca che continuava a picco sul collo, ma il volto era quello di Telly Savalas, il tenente Kojak.
Il primo giorno che si sono conosciuti Braggadocio, facendo una confidenza a Colonna, gli svela che se il giornale parte spera che, alcune scoperte che ha fatto, verranno prese sul serio. Le scoperte che ha fatto Braggadocio, che ci vengono rivelate di volta in volta, riguardano Mussolini. Ecco che il racconto non è solo fanta-giallo ma diviene fanta-politico.
Ci sono nel racconto vari esempi di come scrivere articoli di un certo genere: i fatti separato dalle opinioni, o quello della smentita, oppure cose più frivole ma spiritose come immaginare di aver chiesto di fornire le risposte più stupide a un perché altrettanto stupido.
Come è prevedibile a metà racconto nasce una tenera storia d'amore tra Colonna e Maia. Non solo alla fine ci scappa pure il morto.
"E' che Maia mi ha restituito la pace, la fiducia in me stesso, o almeno la calma sfiducia nel mondo che mi circonda. La vita è sopportabile, basta accontentarsi."