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lunedì 13 aprile 2015

Middlesex, Jeffrey Eugenids

 
 
Calliope, detta Callie, poi Cal, una rara specie di ermafrodito, ha vissuto i primi quattordici anni della sua vita come bambina, senza che nessuno si accorgesse della sua anomalia, fino a quando l'arrivo della pubertà l'ha sottoposta (sottoposto) a inevitabili trasformazioni. E adesso, uomo adulto, vuole scoprire le origini della mutazione genetica responsabile di questa sua "eccentricità biologica", e per farlo ripercorre l'intensa, drammatica e a sua volta alquanto "eccentrica" storia della famiglia Stephanides.
Il romanzo è ricco di spunti di riflessione e di approfondimenti: partendo dalla famiglia di Cal i nonni Lefty e Desdemona sono fuggiti da Smirne in fiamme nel settembre del 1922 imbarcandosi su una nave spacciandosi per cittadini francesi.
Si imbarcano assieme ad altri profughi diretti a Detroit dove abita una cugina Sourmelina Zizmo. Arrivati a Detroit si trovano davanti agli occhi un panorama stupefacente: tram elettrici, fabbriche che scintillano come vulcani, fumaioli dappertutto come cannoni che bombardavano l'atmosfera.
C'è una bella descrizione del periodo in cui nonno Lefty lavora alla Ford Motors: la descrizione della fabbrica, del tipo di lavoro con i vari compiti che spettavano a ciascuno nella catena di montaggio, le condizioni degli operai, i controlli igienico sanitari da parte dell'azienda.
Il breve periodo che Lefty passò alla Ford Motors Company fu l'unico contatto degli Stephanides con l'industria automobilistica. In un freddo venerdì sera di febbraio del 1924 nonno Lefty aprì un locale la Zebra Room un posto senza pretese aperto a orari irregolari. Quando era aperto  Lefty metteva un'icona di San Giorgio alla finestra del salotto, che dava sulla strada. Gli avventori facevano il giro della casa, bussavano: un colpo lungo e due corti seguiti da due lunghi, sulla porta della cantina.
Successivamente diventarono produttori di hamburger e insalata greca, industriali della spanikopita e dei toast al formaggio, tecnocrati dei budini di riso e delle torte alla banana.
Nell'estate del luglio del 1967 a Detroit ci fu una sommossa dove vennero impiegati carri armati che durò dal 23 al 27. Come scrive la protagonista la sommossa  di Detroit si rivelò l'evento più fortunato della loro vita. Passammo nel giro di una notte dalla condizione di una famiglia disperata in lotta per sopravvivere nella classe media a quella di una buona famiglia con buone speranze di introdursi nella categoria dei veri ricchi o perlomeno dei medioricchi.
Dunque ricapitolando, Sourmelina Zizmo non era soltanto mia prima cugina di secondo grado. Era anche mia nonna. Mio padre era nipote di sua madre (e di suo padre). Oltre a essere nonni, Desdemona e Lefty per me erano anche prozii. I miei genitori erano miei secondi cugini e Chapter Eleven, oltre che fratello, terzo cugino. 
Dice Cal verso la fine del racconto "Dalla mia nascita, quando passarono inosservati, al mio battesimo dove rubarono al prete il ruolo di protagonista, fino alla mia tormentata adolescenza, quando non erano niente di preciso ed erano troppe cose insieme, i miei genitali sono stati la cosa più significativa che mi sia capitata nella vita. Qualcuno eredita case, altri dipinti o archetti di violino assicurati per cifre pazzesche. Altri ancora un tansu giapponese o un nome famoso. Io ho ricevuto un gene recessivo nel quinto cromosoma, gioiello di famiglia davvero raro".
 
 
 
 

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